4 set. 2021 | Gianni Schicchi e Conte Ugolino alle Muse

KAMMEROPER ALLE MUSE

DOMENICA 5 E MARTEDI 7 SETTEMBRE ALLE ORE 21
ALLE MUSE
GIANNI SCHCCHI DI PUCCINI
CON LA DIREZIONE DI  MARCO GUIDARINI
E LA REGIA DI MARCO BALIANI
PROTAGONISTA SERGIO VITALE

APRE LA SERATA
IL CONTE UGOLINO
XXXIII CANTO DELLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE
MUSICA DI GAETANO DONIZETTI
ESEGUITO CON IL COMPLETAMENTO DELL’ORCHESTRAZIONE DI MARCELLO PEPE
A CURA DI PAOLA MAGNANINI
E LA VOCE DI LUCA DALL’AMICO

Kammeroper alle Muse prosegue il 5 e il 7 settembre alle ore 21 con Gianni Schicchi Opera in un atto, libretto di Giovacchino Forzano, musica di Giacomo Puccini, preceduta da Il Conte Ugolino Il Canto XXXIII della Divina Commedia di Dante, musica di Gaetano Donizetti, Orchestrazione di Marcello Pepe a cura di Paola Magnanini (prima esecuzione in epoca moderna della versione per voce e orchestra), Il direttore è Marco Guidarini che dirige l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, interprete del melodramma italiano nei più importanti teatri europei. Il regista è Marco Baliani, una delle presenze più significative nel panorama teatrale contemporaneo. Scena e luci sono di Lucio Diana, costumi Stefania Cempini e Lucio Diana.

Luca Dall’Amico canterà i versi danteschi che ritraggono la drammatica figura del Conte Ugolino, condannato a morire di fame, con i figli e i nipoti, con l’accusa di aver tradito la sua città.

L’unica opera comica di Puccini avrà come protagonista Sergio Vitale nella parte di Gianni Schicchi, che reduce dai successi di Traviata allo Sferisterio, fu il protagonista del Falstaff alle Muse nel 2015.

Accanto a lui saranno Veronica Granatiero Lauretta – che il pubblico anconetano ricorda come protagonista della  SonnambulaMariangela Marini  Zita,  Pietro Adaini Rinuccio – che fu il Principe in CenerentolaLuca Dall’Amico Simone, ed un gruppo di giovani interpreti, alcuni dei quali provengono dalle realtà formative della Regione: Alessandro Fiocchetti Gherardo, Zuzanna Klemanska Nella, Gherardino Elena Mancia, Eugenio Di Lieto Betto di Signa, Matteo Torcaso Marco, Mariia Krylova La Ciesca, Johnny Ronen Bombino Maestro Spinelloccio/Guccio tintore, Davide Bartolucci Messer Amantio di Nicolao, Pier Silvio De Santis Pinellino calzolaio, Lorenzo Venturini Buoso Donati. L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Dalle note di regia di Marco Baliani:_ Ascoltando la musica che Puccini compose per il Gianni Schicchi, si viene percorsi da un  irrefrenabile moto di gioiosità. Me lo figuro, l’autore, avvolto nelle volute del suo inseparabile  sigaro toscano, mentre butta giù le prime note, e già il sorriso gli si stampa in volto e poi, mano a mano che la composizione prende forma, lo sento ridere, da solo, come accade nei momenti più liberi delle nostre vite, ridere di come si sta già immaginando la scena, i cantanti, con le parole del librettista Forzano  che diventano canto, guidate dalla musica che non smette di prenderli in giro, di giocare con loro e con la trama, contrappuntando ogni moto di sorpresa e di delusione, e ancora lo vedo sorridere, a fine serata, esausto per tanta creazione, ma sazio di aver trovato la strada giusta che legherà in un unico intreccio tutta la partitura.
Si merita davvero un altro sigaro, perché sa che sta creando un’opera buffa di altissimo lignaggio, e vuole che questo suo interiore divertimento si propaghi agli spettatori, ai musicisti dell’orchestra, ai cantanti, ai macchinisti, tutti ascoltando l’opera devono sbellicarsi e gioire.
Gianni Schicchi è un gioiello di divertimento teatrale e musicale, e penso che vada fatto respirare nella sua semplicità di struttura scenica, senza orpelli, senza enfasi scenografica, è già tanto densa la storia tra quelle quattro mura della stanza , col morto sul letto che diventa quasi corpo vivo nelle iniziali falsissime preghiere, negli insulti, nella ricerca del fatidico testamento.
E’ una storia di testamenti mancati, di cialtroneria, di furbizia truffaldina, una storia vecchia come il mondo, che Puccini riesce a trasformare in un’ esilarante comicissima vicenda di invidie, sberleffi, accanimenti, inganni.
Ciò che conta sono, per me, i gesti e i volti dei cantanti- attori, la loro presenza scenica, il loro muoversi e interagire tra loro. Voglio lavorare sulla dimensione teatrale dell’opera, su una concatenazione espressiva che dia risalto alle singole voci, costruendo il gruppo dei  parenti come un unico affiatatissimo coro che, quando serve, amplifica la singola gestualità di ciascuno, senza mai cadere nel grottesco, anzi generando sorprese come di continuo fa la musica di Puccini che non molla mai la presa, non si distanzia, resta fedele alla rissa comica e alla sgargiante bricconaggine dello Schicchi.
Un coro di borghesi arricchiti, che già si sentono superiori al volgo, da cui pure un tempo provenivano, e che vengono invece turlupinati proprio da un genio popolare che ne ridicolizza le pretese.
Unico stacco nell’opera è, oltrechè la furbizia di Schicchi che da un certo punto in poi guida e trascina l’intera compagine dei parenti, è il quadro d’amore tra Rinuccio e Lauretta, unico momento in cui la forza vitale dell’amore sembra prevalere sulle bassezze di eredità e soldi, come una specie di possibile promessa di una vita diversa, anche se poi, come in tutte le fiabe, non si sa se  vissero davvero felici  e contenti.

Biglietteria aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00,
il giovedì aperta anche nel pomeriggio dalle 17.00 alle ore 20.00.
Info 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

La Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta da: Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Marche / Con il sostegno di: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro.

Tutti gli appuntamenti sotto l’egida di Corelli100, omaggio al centenario dalla nascita del grande tenore anconetano, sono consultabili su www.comune.ancona.gov.it/ankonline/corelli100

27 ago. 2021 | Donizetti alle Muse: come rideva Napoli

DONIZETTI ALLE MUSE: COME RIDEVA NAPOLI
GIOVEDI GRASSO, FARSA IN UN ATTO
PRIMA ESECUZIONE DELL’EDIZIONE CRITICA

il direttore Sebastiano Rolli ricostruisce la prima esecuzione napoletana dell’opera alla luce di alcuni brani riscoperti,
il regista Francesco Bellotto si ispira al teatro di Eduardo Scarpetta,

il baritono Simone Alberghini alle prese con un ruolo in napoletano

Al via gli appuntamenti al Teatro delle Muse di Ancona con le opere sotto l’egida di Kammeroper alle Muse.

il 29 e il 31 agosto alle ore 21 si parte con Il giovedì grasso o Il nuovo Pourceaugnac, farsa in un atto di Gaetano Donizetti, libretto di Domenico Gilardoni, nella nuova revisione critica a cura di Giovanni Sparano e Alvise Zambon, che tiene conto degli ultimi ritrovamenti, tra cui un’aria alternativa per il baritono e alcuni recitativi, che verranno eseguiti per la prima volta.

È uno dei lavori comici più esilaranti del compositore bergamasco scritto per il Teatro del Fondo di Napoli nel febbraio del 1829, con uno strepitoso successo, che coinvolse l’entusiasmo del Re e della corte. L’edizione anconetana riprodurrà laprima esecuzione napoletana dell’opera, aggiungendo anche l’aria scritta in seguito da Donizetti per il baritono Tamburini, che non venne mai eseguita e che vedrà la luce per la prima volta al Teatro delle Muse.

Il direttore è Sebastiano Rolli, presenza prestigiosa nel repertorio del belcanto italiano, sul podio dell’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini”. La regia è di Francesco Bellotto – eminente studioso donizettiano, che ha voluto ispirarsi al teatro di Eduardo Scarpetta, il più eminente autore e attore operante sulle scene napoletane tra 800 e 900, che fu il padre di Eduardo de Filippo – scena e luci di Lucio Diana, costumi Stefania Cempini e Lucio Diana. Nel cast figurano artisti che frequentano con assiduità il repertorio belcantistico ed hanno grande dimestichezza con la comicità ottocentesca: Simone Alberghini Sigismondo – dopo i personaggi mozartiani e rossiniani, per la prima volta alle prese con un ruolo di buffo in napoletano, come nella tradizione delle farse donizettiane – Carolina Lippo Nina, David Astorga Ernesto di Rousignac, Carmine Riccio Teodoro, Nutza Zakaidze Camilla, Chiara Notarnicola Stefanina, Giorgi Manoshvili Colonnello, Davide Bartolucci Cola.

L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Così presenta l’opera il direttore artistico Vincenzo De Vivo: _Il Giovedì grasso è una farsa di Gaetano Donizetti, nata per due grandi cantanti – il tenore Giovani Battista Rubini e il basso Luigi Lablache – in ambiente napoletano, dove la farsa è un “genere” del teatro musicale: un’architettura composta di arie, duetti e pezzi d’insieme, uniti da dialoghi parlati – che in questa edizione sono uniti dai recitativi secchi recentemente riscoperti – che lasciava uno spazio importante al basso buffo, che parlava in schietto napoletano. Come spesso accadeva nell’Ottocento, la vicenda era stata presa da una commedia francese di successo, Le Nouveau Pourceaugnac di Scribe, che si era ispirato a Monsieur de Pourceaugnac di Moliére: la rivincita di un giovane ma avveduto ragazzo di provincia nei confronti di una burla ordita ai suoi danni da un buontempone di città_.

Gli amanti Nina e Teodoro sono disperati poiché Nina è promessa ad Ernesto, un ragazzo semplice del villaggio, e il loro amico Sigismondo, che è geloso della propria moglie Camilla, per via di alcuni sospetti falsi, e ritiene che Ernesto possa essere facilmente aggirato. Egli decide di aiutare gli amanti: sapendo che Ernesto arriverà quando il padre di Nina, il Colonnello, sarà a Parigi, propone a tutti di travestirsi come nel “Giovedì Grasso”. Nella burla carnevalseca egli sarà un amico immaginario di Ernesto e Camilla fingerà di essere una ex amante tradita del giovane. La cameriera Stefanina, che non conosce Ernesto, è colei che gli apre la porta ae gli dice innocentemente ciò che si sta tramando alle sue spalle. Ernesto decide di reagire: tratta Sigismondo come un vecchio amico e Camilla come la sua ex amante, confermando così i sospetti presunti di Sigismondo. Ernesto invia una lettera urgente al colonnello chiedendogli di tornare a casa il più presto possibile. Al ritorno del padre di Nina, Ernesto confessa a tutti che il ragazzo semplice del villaggio ha beffato coloro che volevano raggirarlo, lasciando che Nina e Teodoro coronassero il loro sogno d’amore.

I biglietti sono in vendita su vivaticket.com

Biglietteria aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00,
il giovedì aperta anche nel pomeriggio dalle 17.00 alle ore 20.00.

Info 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

La Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta da: Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Marche / Si ringraziano: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro.

24 ago. 2021 | Juan Diego Flórez in concerto alle Muse

CORELLI100

APRE I FESTEGGIAMENTI DEL COMUNE DI ANCONA
MERCOLEDÌ 25 AGOSTO ALLE ORE 21
AL TEATRO DELLE MUSE
IL CONCERTO DEL TENORE JUAN DIEGO FLÓREZ
OMAGGIO A FRANCO CORELLI
CON MUSICHE DI BELLINI, DONIZETTI, BIZET, MASSENET, GOUNOD, LEONCAVALLO, PUCCINI

SEGUONO PER KAMMEROPER ALLE MUSE
29 E 31 AGOSTO
IL GIOVEDÌ GRASSO O IL NUOVO POURCEAUGNAC DI GAETANO DONIZETTI
5 E 7 SETTEMBRE
GIANNI SCHICCHI DI GIACOMO PUCCINI
PRECEDUTA DA IL CONTE UGOLINO IL CANTO XXXIII DELLA DIVINA COMMEDIA MUSICA DI GAETANO DONIZETTI

Il tenore Juan Diego Flórez mercoledì 25 agosto alle ore 21 al Teatro delle Muse apre la carrellata di appuntamenti in omaggio a Franco Corelli, in occasione del centenario dalla sua nascita, assieme al soprano Marina Monzó e al Maestro Christopher Franklin che dirige l’Orchestra Sinfonica G. Rossini in un concerto Omaggio a Franco Corelli su musiche di Bellini, Donizetti, Bizet, Massenet, Gounod, Leoncavallo, Puccini.

“Flórez, che già nel 2004 cantò un Omaggio a Corelli – afferma Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico della Stagione Lirica del Teatro delle Muse di Ancona – negli anni ha allargato il suo repertorio al melodramma romantico ed oggi si trova ad avere in comune col grande anconetano diversi ruoli, di cui Corelli ha lasciato incisioni di assoluto riferimento”.

Il programma che ascolteremo alle Muse di Ancona include brani da diverse opere che Corelli aveva in repertorio. Si apre con la Sinfonia dalla Norma di Vincenzo Bellini e alterna brani sinfonici, arie e duetti. Flórez canta l’aria di Edgardo “Tombe degli avi miei” da Lucia di Lammermoor di Donizetti, “Ah, lève toi soleil”, da Romèo et Juliette e “Salut, demeure chaste et pure” da Faust, di Gounod,  “Pourquoi me réveiller” da Werther, “Che gelida manina” da La Bohème  di Puccini.

Gli appuntamenti con le opere sotto l’egida di Kammeroper alle Muse saranno con:

il 29 e il 31 agosto alle ore 21 si parte con Il giovedì grasso o Il nuovo Pourceaugnac, farsa in un atto di Gaetano Donizetti, libretto di Domenico Gilardoni, nella nuova revisione critica a cura di Giovanni Sparano e Alvise Zambon, che tiene conto degli ultimi ritrovamenti, tra cui un’aria alternativa per il baritono e alcuni recitativi, che verranno eseguiti per la prima volta. Il direttore è Sebastiano Rolli, presenza prestigiosa nel repertorio del belcanto. La regia è di Francesco Bellotto – eminente studioso donizettiano – scena e luci di Lucio Diana, costumi Stefania Cempini e Lucio Diana. Nel cast figurano artisti che frequentano con assiduità il repertorio belcantistico ed hanno grande dimestichezza con la comicità ottocentesca: Simone Alberghini Sigismondo – per la prima volta alle prese con un ruolo di buffo in napoletano, come nella tradizione delle farse donizettiane – Carolina Lippo (Nina),  David Astorga Ernesto di Rousignac, Carmine Riccio Teodoro, Nutza Zakaidze Camilla, Chiara Notarnicola Stefanina, Giorgi Manoshvili Colonnello , Davide Bartolucci Cola. L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Dalle note del direttore artistico Vincenzo De Vivo: _Il Giovedì grasso è una farsa di Gaetano Donizetti, nata per due grandi cantanti – il tenore Giovani Battista Rubini e il basso Luigi Lablache – in ambiente napoletano, dove la farsa è un “genere” del teatro musicale: un’architettura composta di arie, duetti e pezzi d’insieme, uniti da dialoghi parlati – che potevano diventare recitativi secchi quando l’opera veniva esportata al di fuori dei confini campani – che lasciava uno spazio importante al basso buffo, che parlava in schietto napoletano. Come spesso accadeva nell’Ottocento, la vicenda era stata presa da una commedia francese di successo, Le Nouveau Pourceaugnac di Scribe, che si era ispirato a Monsieur de Pourceaugnac di Moliére: la rivincita di un giovane ma avveduto ragazzo di provincia nei confronti di una burla ordita ai suoi danni da un buontempone di città_.

Si prosegue il 5 e il 7 settembre alle ore 21 con Gianni Schicchi Opera in un atto, libretto di Giovacchino Forzano, musica di Giacomo Puccini, preceduta da Il Conte Ugolino Il Canto XXXIII della Divina Commedia di Dante, musica di Gaetano Donizetti, Orchestrazione di Marcello Pepe a cura di Paola Magnanini (prima esecuzione in epoca moderna della versione per voce e orchestra), Il direttore è Marco Guidarini, interprete del melodramma italiano nei più importanti teatri europei. Il regista è Marco Baliani, una delle presenze più significative nel panorama teatrale contemporaneo. Scena e luci sono di  Lucio Diana, costumi Stefania Cempini e Lucio Diana.

Luca Dall’Amico canterà i versi danteschi che ritraggono la drammatica figura del Conte Ugolino, condannato a morire di fame, con i figli e i nipoti, con l’accusa di aver tradito la sua città.

L’unica opera comica di Puccini avrà come protagonista Angelo Veccia, applaudito Germont della Traviata del 2019, che ha debuttato nel ruolo alla Scala con Riccardo Chailly. Accanto a lui saranno Veronica Granatiero Lauretta – che il pubblico anconetano ricorda come protagonista della  SonnambulaMariangela Marini  Zita,  Pietro Adaini Rinuccio – che fu il Principe in CenerentolaLuca Dall’Amico Simone, ed un gruppo di giovani interpreti, alcuni dei quali provengono dalle realtà formative della Regione: Alessandro Fiocchetti Gherardo, Zuzanna Klemanska Nella, Gherardino Elena Mancia, Eugenio Di Lieto Betto di Signa, Matteo Torcaso Marco, Mariia Krylova La Ciesca, Johnny Ronen Bombino Maestro Spinelloccio/Guccio tintore, Davide Bartolucci Messer Amantio di Nicolao, Pier Silvio De Santis Pinellino calzolaio. L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Vincenzo De Vivo così nelle sue note:_ Il secondo spettacolo è un omaggio a Dante, nella ricorrenza del settimo centenario della morte: tra le non poche opere ispirate al grande poeta si è scelta la più amata, Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, il terzo scomparto del Trittico che il compositore lucchese scrisse per il Metropolitan di New York e che Toscanini diresse alla prima esecuzione. Di Schicchi si parla nel XXX canto dell’Inferno, dove l’anima dannata del fiorentino, membro della famiglia Cavalcanti, s’aggira tra i falsari perché colpevole di sostituzione di persona: “falsificando in sé Buoso Donati / testando e dando al testamento norma”.

L’opera di Puccini è preceduta da Il conte Ugolino, che Donizetti dedica allo stesso Lablache a cui aveva destinato il ruolo di Sigismondo nel Giovedì grasso. Il compositore mette in musica gran parte del canto XXXIII dell’Inferno, in cui il Conte Ugolino della Gherardesca – immerso nel ghiaccio tra i traditori – sospende la pena dell’Arcivescovo Ruggieri, a cui rode il capo per l’eternità, per raccontare a Dante e a Virgilio la sua storia. Rinchiuso da Ruggieri nella torre della Muda a Pisa, con i suoi figli e i nipoti, Ugolino è morto di fame, dopo aver assistito alla morte di tutti i suoi cari. Donizetti ha pubblicato la composizione per voce con il solo accompagnamento di pianoforte. Uno dei suoi migliori allievi – Marcello Pepe – ne elaborò un accompagnamento per quartetto d’archi e ne abbozzò l’orchestrazione, lasciandola incompiuta. Da quegli abbozzi è partita Paola Magnanini, a cui la Fondazione ha commissionato una nuova orchestrazione, che ad Ancona si ascolterà per la prima volta.

In entrambe le produzioni sarà presente l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”.

Gli abbonamenti e i biglietti sono in vendita su vivaticket.com

Biglietteria aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00,
il giovedì aperta anche nel pomeriggio dalle 17.00 alle ore 20.00.

Info 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

La Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta da: Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Marche / Si ringraziano: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro.

7 lug. 2021 | Kammeroper alle Muse

LE OPERE IN CARTELLONE
CON I DIRETTORI SEBASTIANO ROLLI E MARCO GUIDARINI
LE REGIE AFFIDATE A FRANCESCO BELLOTTO E MARCO BALIANI
UN PRESTIGIOSO TRIO DI VOCI GRAVI: SIMONE ALBERGHINI IN SIGISMONDO,
ANGELO VECCIA IN SCHICCHI, LUCA DALL’AMICO NE IL CONTE UGOLINO

TUTTO IL PROGRAMMA SOTTO L’EGIDA DI CORELLI100

APRE I FESTEGGIAMENTI DEL COMUNE DI ANCONA
IL CONCERTO DEL TENORE JUAN DIEGO FLÓREZ
OMAGGIO A FRANCO CORELLI

CON MUSICHE DI BELLINI, DONIZETTI, BIZET, MASSENET, GOUNOD, LEONCAVALLO, PUCCINI

Il 29 agosto prende il via la stagione lirica, per il secondo anno sviluppata nella formula originale di Kammeroper.

Questa seconda edizione si terrà al Teatro delle Muse e prenderà quindi il titolo di Kammeroper alle Muse.

Come accadde per lo scorso anno, l’emergenza socio-sanitaria ha suggerito di anticipare la stagione lirica tenendo aperta, così, la possibilità di svilupparla all’aperto. I successivi interventi normativi ci hanno poi restituito la possibilità di ospitare nel Teatro Massimo della Regione gli eventi principali, con una capienza superiore rispetto alla platea all’aperto della Mole Vanvitelliana e soprattutto un palco all’altezza dei protagonisti.

“Non appena si è verificata la possibilità, il Comune di Ancona ha proposto di tornare a Teatro. Per affezione, anzitutto, perché questo è il tempio della lirica e della musica ad Ancona. Ma anche perché nel 2021 si celebra il centenario della nascita del grande artista a cui il Teatro è intitolato, Franco Corelli” queste le parole dell’Assessore alla Cultura di Ancona, Paolo Marasca “Il Teatro ci è mancato terribilmente, in questi mesi. Dopo esserci tornati con la prosa, lo facciamo con gli artisti che presentiamo oggi, grandi protagonisti della Stagione Lirica  Kammeroper. Una stagione che incorniciamo con una serie di eventi straordinari per celebrare i 100 anni dalla nascita di Franco Corelli, iniziando proprio dal palco del Teatro delle Muse “Franco Corelli” con il grande concerto di Juan Diego Floréz con l’Orchestra Sinfonica G.Rossini, per proseguire con un calendario di grande intensità”.

Apre la carrellata di appuntamenti in omaggio a Franco Corelli, il tenore Juan Diego Flórez mercoledì 25 agosto alle ore 21 al Teatro delle Muse assieme al soprano Marina Monzó e al Maestro Christopher Franklin che dirige l’Orchestra Sinfonica G. Rossini in un concerto Omaggio a Franco Corelli su musiche di Bellini, Donizetti, Bizet, Massenet, Gounod, Leoncavallo, Puccini.

“Flórez, che già nel 2004 cantò un Omaggio a Corelli – afferma Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico della Stagione Lirica del Teatro delle Muse di Ancona – negli anni ha allargato il suo repertorio al melodramma romantico ed oggi si trova ad avere in comune col grande anconetano diversi ruoli, di cui Corelli ha lasciato incisioni di assoluto riferimento”.

Il programma che ascolteremo alle Muse di Ancona include brani da diverse opere che Corelli aveva in repertorio. Si apre con la Sinfonia dalla Norma di Vincenzo Bellini e alterna brani sinfonici, arie e duetti. Flórez canta l’aria di Edgardo “Tombe degli avi miei” da Lucia di Lammermoor di Donizetti, “Ah, lève toi soleil”, da Romèo et Juliette e “Salut, demeure chaste et pure” da Faust, di Gounod, “Pourquoi me réveiller” da Werther, “Che gelida manina” da La Bohème di Puccini.

Il 29 e il 31 agosto alle ore 21 si parte con Il giovedì grasso o Il nuovo Pouceaugnac, farsa in un atto di Gaetano Donizetti, libretto di Domenico Gilardoni, nella nuova revisione critica a cura di Giovanni Sparano e Alvise Zambon, che tiene conto degli ultimi ritrovamenti, tra cui un’aria alternativa per il baritono e alcuni recitativi, che verranno eseguiti per la prima volta. Il direttore è Sebastiano Rolli, presenza prestigiosa nel repertorio del belcanto. La regia è di Francesco Bellotto – eminente studioso donizettiano – scena e luci di Lucio Diana, costumi Stefania Cempini e Lucio Diana. Nel cast figurano artisti che frequentano con assiduità il repertorio belcantistico ed hanno grande dimestichezza con la comicità ottocentesca: Simone Alberghini Sigismondo – per la prima volta alle prese con un ruolo di buffo in napoletano, come nella tradizione delle farse donizettiane – Carolina Lippo (Nina), David Astorga Ernesto di Rousignac, Carmine Riccio Teodoro, Nutza Zakaidze Camilla, Chiara Notarnicola Stefanina, Giorgi Manoshvili Colonnello, Davide Bartolucci Cola. L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Si prosegue il 5 e il 7 settembre alle ore 21 con Gianni Schicchi Opera in un atto, libretto di Giovacchino Forzano, musica di Giacomo Puccini, preceduta da Il Conte Ugolino Il Canto XXXIII della Divina Commedia di Dante, musica di Gaetano Donizetti, Orchestrazione di Marcello Pepe a cura di Paola Magnanini (prima esecuzione in epoca moderna della versione per voce e orchestra), Il direttore è Marco Guidarini, interprete del melodramma italiano nei più importanti teatri europei. Il regista è Marco Baliani, una delle presenze più significative nel panorama teatrale contemporaneo. Scena e luci sono di Lucio Diana, costumi Stefania Cempini e Lucio Diana.

Luca Dall’Amico canterà i versi danteschi che ritraggono la drammatica figura del Conte Ugolino, condannato a morire di fame, con i figli e i nipoti, con l’accusa di aver tradito la sua città.

L’unica opera comica di Puccini avrà come protagonista Angelo Veccia, applaudito Germont della Traviata del 2019, che ha debuttato nel ruolo alla Scala con Riccardo Chailly. Accanto a lui saranno Veronica Granatiero Lauretta – che il pubblico anconetano ricorda come protagonista della  SonnambulaMariangela Marini  Zita,  Pietro Adaini Rinuccio – che fu il Principe in CenerentolaLuca Dall’Amico Simone, ed un gruppo di giovani interpreti, alcuni dei quali provengono dalle realtà formative della Regione: Alessandro Fiocchetti Gherardo, Zuzanna Klemanska Nella, Gherardino Elena Mancia, Eugenio Di Lieto Betto di Signa, Matteo Torcaso Marco, Mariia Krylova La Ciesca, Johnny Ronen Bombino Maestro Spinelloccio/Guccio tintore, Davide Bartolucci Messer Amantio di Nicolao, Pier Silvio De Santis Pinellino calzolaio. L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

In entrambe le produzioni sarà presente l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”.

CAMPAGNA ABBONAMENTI (biglietteria Teatro delle Muse)

Abbonamenti dall’8 luglio.

Biglietti dal 26 luglio.

Vendita on line www.vivaticket.com

Biglietteria aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00,

il giovedì aperta anche nel pomeriggio dalle 17.00 alle ore 20.00.

Info 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

La Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta da: Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Marche / Con il sostegno di: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro.

Tutti gli appuntamenti sotto l’egida di Corelli100, omaggio al centenario dalla nascita del grande tenore anconetano, sono consultabili su www.comune.ancona.gov.it/ankonline/corelli100

Il programma Corelli100 vede la partecipazione di: Comune di Ancona, Fondazione Teatro delle Muse, Marche Teatro, Coro Lirico “V.Bellini”, Museo Tattile Statale Omero, Associazione Le Centocittà, Associazione Amici della Lirica “Franco Corelli”, Amici del Teatro delle Muse, Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Club dei 27 di Parma con il patrocinio di Parma Capitale della Cultura 2021, ARCOM_Associazione Regionale Cori Marchigiani: Coro Filarmonico Rossini di Pesaro e Coro Francesco Tomassini di Serra dei Conti. La Direzione Artistica è affidata al Maestro Vincenzo De Vivo, direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse. (in allegato in cartella il programma completo).

7 apr. 2021 | Corelli 21: Ancona e il centenario del suo grande artista

Franco Corelli, artista di fama e grandezza internazionale che ha reso Ancona celebre nel mondo, nasceva nel 1921. Il 2021 scocca, dunque, il centenario della sua nascita e il Comune di Ancona ha deciso di celebrarlo con una serie di iniziative all’altezza.
Nato e vissuto nel quartiere Archi, atleta della SEF Stamura, indimenticato e amato artista, da molti considerato il più grande tenore di tutti i tempi, Corelli è radicato nel popolo anconetano e al tempo stesso ricordato e celebrato sui maggiori palcoscenici del mondo.
Per questo, Ancona lo celebra sia ricordandone il legame con la città e le realtà del territorio, sia dando testimonianza dell’importanza che egli ha avuto e ha tuttora fuori da Ancona, dalle Marche, dall’Italia.
“Non è facile, in un anno terribile come questo, programmare una celebrazione di tale importanza. Molti, altrove, hanno rinunciato a parlare di ricorrenze e anniversari. Ma noi siamo andati avanti, grazie anche alla tenacia di alcuni protagonisti della vita musicale e culturale della città” introduce le iniziative l’assessore alla cultura Paolo Marasca.
“Franco Corelli” le parole del Sindaco Valeria Mancinelli “è uno dei simboli della nostra città. Per la sua straordinaria carriera, certo, ma anche per la capacità di incidersi nella memoria di tutti gli anconetani. Il nostro Teatro, intitolato a lui, è solo uno dei luoghi che ci permette di tenerne viva la memoria. Ascoltarne la voce è un’esperienza emozionante, e in questo anno così pieno di problemi vorremmo farla arrivare a tante e a tanti concittadini, in tutta la sua forza e bellezza, perché forza e bellezza ci servono come non mai.”
Fa di nuovo eco l’assessore alla cultura“Vista l’impossibilità di programmare un evento all’altezza nel giorno esatto del centenario, l’8 aprile, abbiamo deciso di lavorare per la fine del periodo estivo, e di creare un grande contenitore Corelli21 che includesse una serie di iniziative, tra le quali la Stagione Lirica della Fondazione Teatro delle Muse. L’8 aprile ci sarà, comunque, un’anteprima, organizzata dal Museo Tattile Statale Omero on-line, con una conferenza del critico musicale Fabio Brisighelli che potrà essere vista sul canale Youtube del Museo.”

Il programma Corelli21 vede la partecipazione di:
Comune di Ancona, Fondazione Teatro delle Muse, Marche Teatro, Coro Lirico Vincenzo Bellini, Museo Tattile Statale Omero, Associazione Amici della Lirica, Associazione Amici del Teatro, Accademia d’Arte Lirica di Osimo.
La Direzione Artistica è affidata a Vincenzo De Vivo, direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse.
Gli eventi avranno luogo alla Mole Vanvitelliana.
“La scelta della Mole è legata alla necessità di essere pronti a qualsivoglia emergenza socio-sanitaria. Il nostro Teatro, il più grande delle Marche e uno dei più grandi d’Italia, sta soffrendo questo terribile periodo, ma dobbiamo ricordare che Ancona è una città che produce lirica, e ha bisogno, per farlo, di certezze che al momento non può avere. La Mole, quindi, offre ospitalità al mondo della lirica, e la direzione artistica di Vincenzo De Vivo garantisce, come lo scorso anno, una stagione importante che, nel 2021, è arricchita dalle celebrazioni di Corelli. Non bisogna, poi, dimenticare la suggestione di ospitare alla Mole il ricordo di Franco Corelli, cresciuto nel quartiere degli Archi e, anche, atleta premiato della SEF Stamura. Un po’ un ritorno a casa.”

IL PROGRAMMA

La cornice
Alcuni importanti soggetti del mondo musicale di Ancona e delle Marche propongono iniziative a cornice del programma principale del Comune di Ancona e della Fondazione Teatro delle Muse: l’associazione Amici della Lirica, il Coro Vincenzo Bellini, l’Accademia Lirica di Osimo e altre realtà cittadine, a partire dall’avvio della stagione estiva, contribuiranno a comporre il fil rouge del 2021, per arrivare al momento clou, racchiuso tra il 25 agosto e il 7 settembre.
Tra gli eventi di cornice, uno funge da premessa, ed è la conferenza online ospitata sul canale Youtube del Museo Tattile Statale Omero dal critico musicale Fabio Brisighelli l’8 aprile.

Il cuore
Il 25 agosto una mostra ideata e ospitata dal Museo Tattile Statale Omero in occasione del centenario introduce al grande evento speciale di apertura della stagione lirica di Ancona, il concerto dedicato a Franco Corelli che vedrà sul palco della Mole Juan Diego Floréz, celebre tenore peruviano, interprete di alcuni dei ruoli che furono di Franco Corelli, da Edgardo nella Lucia di Lammermoor al Faust di Gounod e al Werther di Massenet.
“Floréz, che già nel 2004 cantò un Omaggio a Corelli – afferma Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico della Stagione Lirica del Teatro delle Muse di Ancona – negli anni ha allargato il suo repertorio al melodramma romantico ed oggi si trova ad avere in comune col grande anconetano diversi ruoli, oltre ad alcune tra le più celebri romanze da salotto, di cui Corelli ha lasciato incisioni di assoluto riferimento”.

Tra il 26 agosto e il 9 settembre, continueranno attività di cornice, che includeranno gli spazi della SEF Stamura, società sportiva nella quale Franco Corelli militò con successo.

Il 29 e il 31 agosto prende il via la stagione lirica, per il secondo anno straordinariamente ospitata  da La Mole e sviluppata nella formula originale di Kammeroper alla Mole. Si parte con Il giovedì grasso o Il nuovo Pouceaugnac, farsa in un atto di Gaetano Donizetti.  Si prosegue il 5 e il 7 settembre con Il Conte Ugolino Il Canto XXXIII della Divina Commedia di Dante, musica di Gaetano Donizetti, Orchestrazione di Marcello Pepe (Prima esecuzione in epoca moderna della versione per voce e orchestra) e Gianni Schicchi Opera in un atto di Giovacchino Forzano, musica di Giacomo Puccini.

Chiuderà questo intenso periodo, in data da destinare tra 8 e 10 settembre, un altro evento speciale, affidato al prestigioso Club dei 27 di Parma, capitale italiana della cultura 2020 e 2021. Il Club dei 27 dedicherà una serata a Franco Corelli, grazie al rapporto fruttuoso tra il Club e l’Associazione Amici del Teatro delle Muse di Ancona, restituendo alla città di origine la prospettiva nazionale e internazionale del grande Franco Corelli.

DOCUMENTI

Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona
“Franco Corelli” le parole del Sindaco Valeria Mancinelli “è uno dei simboli della nostra città. Per la sua straordinaria carriera, certo, ma anche per la capacità di incidersi nella memoria di tutti gli anconetani. Il nostro Teatro, intitolato a lui, è solo uno dei luoghi che ci permette di tenerne viva la memoria. Ascoltarne la voce è un’esperienza emozionante, e in questo anno così pieno di problemi vorremmo farla arrivare a tante e a tanti concittadini, in tutta la sua forza e bellezza, perché forza e bellezza ci servono come non mai.”

Paolo Marasca, Assessore alla Cultura
“Non è facile, in un anno terribile come questo, programmare una celebrazione di tale importanza. Molti, altrove, hanno rinunciato a parlare di ricorrenze e anniversari. Ma noi siamo andati avanti, grazie anche alla tenacia di alcuni protagonisti della vita musicale e culturale della città. Ancona è fiera e orgogliosa di Franco Corelli e ci tiene a dimostrarlo.”

Velia Papa, Direttore della Fondazione Teatro delle Muse
“Il lavoro al Teatro delle Muse non  si è mai fermato. Anche a porte chiuse abbiamo continuato a produrre spettacoli, proporre iniziative ed attività artistiche. Ora stiamo preparando l’appuntamento con la stagione lirica. Data la perdurante incertezza sulle riaperture dei teatri, la Fondazione Muse ha deciso di proporre ancora una seconda edizione della stagione lirica all’aperto nella splendida cornice della Mole. La proposta artistica, curata dal Maestro Vincenzo De Vivo, sarà, come sempre, di grande livello con autentiche “chicche”. La stagione lirica non poteva non celebrare Franco Corelli nell’anno del centenario dalla nascita. Il programma si aprirà quindi il 25 agosto con un degno omaggio in forma di concerto lirico.”

Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico Stagione Lirica Fondazione Teatro delle Muse
Il concerto di Florez – fiore all’occhiello delle celebrazioni del Comune di Ancona per il centenario di Corelli – inaugurerà il 25 agosto la rassegna, nella quale seguiranno il 29 e 31 agosto Giovedì grasso, una farsa di Gaetano Donizetti, di rara esecuzione, e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, preceduto da un’altra rarità donizettiana, Il conte Ugolino, dal XXXIII Canto dell’Inferno, nell’orchestrazione di Marcello Pepe, omaggio alle celebrazioni dantesche (5 e 7 settembre).Florez, che già nel 2004 cantò un Omaggio a Corelli – afferma Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico della Stagione Lirica del Teatro delle Muse – negli anni ha allargato il suo repertorio al melodramma romantico ed oggi si trova ad avere in comune col grande anconetano diversi ruoli, oltre ad alcune tra le più celebri romanze da salotto, di cui Corelli ha lasciato incisioni di assoluto riferimento”.

Aldo Grassini, Presidente Museo Tattile Statale Omero
“Ancona celebra il Centenario della nascita del suo figlio più famoso: Franco Corelli.
La sua passione per il canto lirico apparteneva storicamente al cuore della gente di Ancona e quella voce straordinaria per potenza, estensione, intensità e per quel colore brunito che ne hanno fatto il tenore del XX Secolo, risuonava, come molti testimoniano, nei portoni e nelle strade di Ancona prima degli studi e della prestigiosa carriera. C’è in programma di accompagnare ad uno spettacolo degno del Personaggio, una mostra che ne ricordi l’arte e i luoghi che lo videro nascere e crescere fino allo spiccar del volo.”

Marco Ascoli Marchetti, Presidente Fondazione Teatro delle Muse
“La Fondazione Teatro delle Muse, il cui teatro è appunto dedicato a Franco Corelli, sarà molto disponibile e lieta di partecipare ed associarsi alle iniziative che il Comune di Ancona vorrà intraprendere per onorare il suo illustre concittadino Franco in occasione del centenario della sua nascita. Il nostro compito è fare da punto di riferimento per le realtà che arricchiranno il programma.”

Annalisa Galeazzi, Presidente Associazione Amici del Teatro
“L’evento dedicato a Franco Corelli-Cavaliere di Verdi porterà ad Ancona il “Club dei 27 Appassionati Verdiani Parma”, l’associazione composta da soli 27 soci, ognuno dei quali porta il titolo di un’opera di Giuseppe Verdi. Il Club dei 27 da oltre 60 anni crea cultura divulgando l’arte verdiana tra i giovani, promuovendo manifestazioni di alto profilo come il concerto “Fuoco di Gioia” durante il Festival Verdi di Parma, e conferendo la prestigiosa onorificenza “Cavaliere di Verdi” ai più grandi artisti del mondo che hanno onorato il nome e le opere di Verdi: tra loro, Franco Corelli. Lo spettacolo sarà presentato da  Paolo Zoppi, il Falstaff del Club: un ponte ideale tra Parma e Ancona, tra Verdi e Corelli.”

Associazione Amici della Lirica Franco Corelli
“L’Associazione Amici della Lirica Franco Corelli per commemorarne il centesimo anniversario della nascita ha disposto una videoconferenza curata dal critico musicale Fabio Brisighelli in collaborazione con il Museo Omero su piattaforma zoom alle ore 18. (prenotazione all’indirizzo conferenze@museoomero.it o seguirne la diretta streaming sul canale YouTube del Museo). Per la prossima estate inoltre, compatibilmente con la possibilità di utilizzare spazi idonei alla lirica, in omaggio al nostro grande concittadino, l’Associazione intende proporre due concerti di cui uno dedicato a talenti marchigiani e l’altro a giovani allievi delle scuole di canto delle Marche.”

Coro Lirico Vincenzo Bellini
“Il Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini di Ancona è onorato di aderire alle celebrazioni per il Centenario della nascita del tenore Franco Corelli dando la propria disponibilità a partecipare agli eventi che si vorranno mettere in atto per ricordare degnamente il grande tenore anconetano e mettendo a disposizione della cittadinanza i documenti storici presenti nella propria sede presso il Teatro delle Muse.
Per l’occasione si organizzeranno anche delle prove musicali aperte, in location da concordare, con anteprime di testimonianze di alcuni coristi del Coro Bellini che hanno cantato in produzioni liriche con il grande tenore.”

Fabio Brisighelli, Critico musicale
Il nome di Franco Corelli è indissolubilmente legato al mito della voce tenorile. Per il teatro d’opera ha eretto un monumento aere perennius, più duraturo del bronzo, per dirla con Orazio.  Ricordarlo in questa occasione del centenario della sua nascita (Ancona, 8 aprile 1921), rappresenta qualcosa di vivo e di struggente, perché di voci del suo calibro si è persa purtroppo la memoria. Il ricordo di lui nelle vesti di prim’attore del palcoscenico lirico resta e resterà indelebile: per la vibrante bellezza delle note sposata alla prestanza, al “fisico del ruolo” dei suoi personaggi, nell’arco di una carriera iniziata nel 1951 (con Carmen, debutto “profetico”), e proseguita fino all’ultima recita in Bohème nel 1976 al Festival pucciniano di Torre del Lago: uno straordinario cursus honorum di venticinque anni, in cui rifulgono tra le tante presenze nei palcoscenici del mondo quelle alla Scala di Milano, dove è stato protagonista di cinque inaugurazioni consecutive tra il ’60 e il ’64, nel consueto 7 di dicembre; e quelle al Metropolitan di NewYork, per ben quindici successive stagioni (1960/61-1974/75).  Sfidano il tempo, compiuti come pochi altri, i suoi Calaf e Manrico, Andrea Chénier e Don Alvaro, Mario Cavaradossi e Ernani, Poliuto e Raoul de Nangis (degli Ugonotti): e con loro e su loro l’appassionato dragone creato dal genio di Bizet, il più bel Don José a cui Carmen abbia mai gettato un fiore.

4 gen. 2021 | In streaming il programma estivo di Kammeroper alla Mole

IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA DI TEATRO MUSICALE DA CAMERA
KAMMEROPER ALLA MOLE
ANDATO IN SCENA AD ANCONA LA SCORSA ESTATE

SARÁ TRASMESSO IN STREAMING
DAL 5 AL 7 GENNAIO 2021

SARANNO VISIBILI GRATUITAMENTE:
L’INTERMEZZO BUFFO DI CIMAROSA IL MAESTRO DI CAPPELLA
L’OPERETTA PARIGINA DI OFFENBACH PÉPITO
LA SERENATA TEATRALE SETTECENTESCA MARC’ANTONIO E CLEOPATRA DI HASSE

Dal 5 al 7 gennaio 2021 sul sito della Fondazione Teatro delle Muse sarà visibile in streaming, gratuitamente, il programma della rassegna KAMMEROPER ALLA MOLE.
Le produzioni della Fondazione Teatro delle Muse: Il Maestro di Cappella di Cimarosa, Pèpito di Offenbach e Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse sono andate in scena la scorsa estate, in settembre,  all’interno del suggestivo spazio della Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona con successo di pubblico e critica.

Tre quindi le opere da camera di epoca diversa, tutte di grandissima suggestione, che saranno visibili sul sito della Fondazione Muse, anticipate da tre messaggi del direttore artistico Vincenzo De Vivo (registrati in occasione della messa in scena estiva).
Kammeroper alla Mole raggruppa tre pièces che appartengono a generi diversi:  l’intermezzo buffo napoletano di Cimarosa, Il Maestro di Cappella, che piacque tanto a Goethe; l’operetta parigina con Pépito di Offenbach, un’opéra-comique che alterna brani canati a dialoghi parlati; la serenata teatrale settecentesca, con Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse, scritta a Napoli nel 1725 per le voci delle star dell’epoca, il contralto Vittoria Tesi e il castrato Farinelli, che interpretò il ruolo della regina egiziana.

Le produzioni sono affidate ad interpreti di grandissimo prestigio. Alessandro Corbelli – tra i più grandi nel repertorio buffo – sarà il Maestro cimarosiano e interpreterà arie di Rossini e Donizetti nella sua folle “prova d’orchestra” di felliniana memoria. I solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana saranno diretti da Sebastiano Rolli.

Alfonso Antoniozzi sarà Vertigo, il factotum di paese che prende in giro il Figaro rossiniano, e curerà la messa in scena di Pépito, l’operetta di Jacques Offenbach, nata nel 1853 sul palcoscenico del Théatre des Varietès, offerta nell’elegante riscrittura di Giovanni Piazza per ensemble da camera e la traduzione italiana di Vincenzo De Vivo (entrambe nate per una fortunata edizione al Cantiere d’Arte di Montepulciano, nel 1987, con il giovanissimo Antoniozzi protagonista). Con lui canteranno Maria Sardaryan (Manuelita), la Lisa della Sonnambula alle Muse, lo scorso anno, e il tenore Pierluigi d’Aloia (Miguel). Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini salirà Marco Guidarini.

Il contralto Delphine Galou e il soprano Sophie Rennert – autorevolissime voci dell’opera barocca – saranno le interpreti di Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse, sotto la direzione di Ottavio Dantone, con l’Accademia Bizantina, uno dei complessi più prestigiosi nel panorama internazionale. La mise en espace sarà curata da Lucio Diana, i costumi da Stefania Cempini.

20 nov. 2020 | Musica nell’aria nel giorno di Santa Cecilia

AD ANCONA
MUSICA NELL’ARIA NEL GIORNO DI SANTA CECILIA

DOMENICA 22 NOVEMBRE
DAL TEATRO DELLE MUSE
SARANNO TRASMESSI IN FILODIFFUSIONE
UNA SELEZIONE DI BRANI D’OPERA E SINFONIE
A CURA DI FONDAZIONE MUSE E FORM

Il Comune di Ancona_Assessorato alla Cultura in collaborazione con Marche Teatro intende celebrare Santa Cecilia patrona della musica.

Domenica 22 novembre in due fasce orarie a partire dalle 11.30 fino alle 13 e poi nel pomeriggio dalle 16.00 alee 18.30, saranno trasmessi in filodiffusione dal Teatro delle Muse brani d’opera e una selezione di brani sinfonici. La selezione dei brani d’opera su musiche di Verdi, Puccini, Leoncavallo, Mayerbeer, Cilea, Bellini, Giordano, Ponchielli sarà a cura della Fondazione Muse, mentre i brani sinfonici sono a cura della FORM su musiche di Mozart, Rossini, Beethoven, Haydn, Strauss.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca che ha pensato l’iniziativa ha dichiarato – Nessuna delle arti si ferma né si è mai fermata nella storia dell’umanità, ed è questo il segnale che il Teatro massimo delle Marche vuole dare alle cittadine e ai cittadini nel giorno dedicato alla Patrona della musica.
La musica arriva comunque, e sempre, e migliora le vite di tutti noi, questo fa la Cultura-.

Sostengono l’iniziativa gli Amici del Teatro delle Muse e l’Associazione Palchettisti.

16 lug. 2020 | La programmazione lirica di Ancona con 3 serate

KAMMEROPER ALLA MOLE
TEATRO MUSICALE DA CAMERA

LA PROGRAMMAZIONE LIRICA DI ANCONA DALL’1 AL 9 SETTEMBRE ALL’APERTO CON TRE SERATE

L’INTERMEZZO BUFFO DI CIMAROSA IL MAESTRO DI CAPPELLA
L’OPERETTA PARIGINA DI OFFENBACH PÉPITO
LA SERENATA TEATRALE SETTECENTESCA MARC’ANTONIO E CLEOPATRA DI HASSE

Il Teatro delle Muse non vuole rinunciare alle sue produzioni liriche per il 2020, nonostante le numerose difficoltà nate dalla pandemia che ci ha tenuto lontani dalla musica e dal teatro.

La Fondazione Teatro delle Muse ha quindi scelto di uscire dalle mura del teatro per realizzare le produzioni nella Corte della Mole Vanvitelliana, dove più agevole è l’assolvimento delle procedure di sicurezza, dall’1 al 9 settembre. Il programma è a cura del direttore artistico Vincenzo De Vivo.

Sarà l’occasione per uscire anche fuori dal consueto repertorio, offrendo una rassegna di opere da camera di epoca diversa, tutte di grandissima suggestione. Il titolo Kammeroper alla Mole raggruppa tre piéces che appartengono a generi diversi:  l’intermezzo buffo napoletano di Cimarosa, Il Maestro di Cappella, che piacque tanto a Goethe (1 settembre); l’operetta parigina con Pépito di Offenbach, un’opéra-comique che alterna brani canati a dialoghi parlati (5 settembre); la serenata teatrale settecentesca, con Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse, scritta a Napoli nel 1725 per le voci delle star dell’epoca, il contralto Vittoria Tesi e il castrato Farinelli, che interpretò il ruolo della regina egiziana (9 settembre).

Le produzioni sono affidate ad interpreti di grandissimo prestigio. Alessandro Corbelli – tra i più grandi nel repertorio buffo – sarà il Maestro cimarosiano e interpreterà arie di Rossini e Donizetti nella sua folle “prova d’orchestra” di felliniana memoria. I solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana saranno diretti da Sebastiano Rolli.

Alfonso Antoniozzi sarà Vertigo, il factotum di paese che prende in giro il Figaro rossiniano, e curerà la messa in scena di Pépito, l’operetta di Jacques Offenbach, nata nel 1853 sul palcoscenico del Théatre des Varietès, offerta nell’elegante riscrittura di Giovanni Piazza per ensemble da camera e la traduzione italiana di Vincenzo De Vivo (entrambe nate per una fortunata edizione al Cantiere d’Arte di Montepulciano, nel 1987, con il giovanissimo Antoniozzi protagonista). Con lui canteranno Maria Sardaryan (Manuelita), la Lisa della Sonnambula alle Muse, lo scorso anno, e il tenore Pierluigi d’Aloia (Miguel). Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini salirà Marco Guidarini.

Il contralto Delphine Galou e il soprano Sophie Rennert – autorevolissime voci dell’opera barocca – saranno le interpreti di Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse, sotto la direzione di Ottavio Dantone, con l’Accademia Bizantina, uno dei complessi più prestigiosi nel panorama internazionale. La mise en espace sarà curata da Lucio Diana.

Inizio spettacoli ore 21.00.

La programmazione lirica 2020 si svolgerà presso la Corte della Mole Vanvitelliana.
In seguito alle norme anti-Covid 19 l’accesso sarà consentito a un numero limitato di spettatori.

CALENDARIO CAMPAGNA ABBONAMENTI (biglietteria Teatro delle Muse)
– Prelazione riservata agli abbonati della scorsa stagione: dal 17 al 27 luglio
– Nuovi abbonamenti e biglietti singoli: dal 28 luglio

Prezzo abbonamento €99, biglietti singoli € 40.

Per abbonarsi alla Kammeroper alla Mole, consigliamo agli abbonati alla Stagione lirica 2019 di telefonare per assicurarsi il proprio posto.
Agli abbonati verranno assegnati posti “temporanei”, che resteranno validi unicamente nel periodo di settembre 2020.
I turni e i posti della scorsa stagione resteranno conservati e saranno garantiti fino alla riapertura completa di tutti i posti del teatro.

Sarà attivo uno speciale servizio telefonico ai numeri 071.20784270 e 349.6093364 (negli orari e nei giorni di apertura della biglietteria) che consentirà di acquistare l’abbonamento al telefono, evitando assembramenti ed attese in biglietteria.

Coloro i quali acquisteranno via telefono e pagheranno con bonifico bancario potranno usufruire del servizio gratuito di recapito a casa dell’abbonamento.

L’accesso all’area di spettacolo e i movimenti interni all’area saranno consentiti con l’uso della mascherina.

ORARIO BIGLIETTERIA TEATRO DELLE MUSE 
da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 13:00
mercoledì, giovedì e venerdì anche dalle 17:30 alle 20:00
tel. 071.20784270349.6093364
biglietteria@fondazionemuse.org

FONDAZIONE TEATRO DELLE MUSE: Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Marche / Con il contributo di Estra Prometeo spa / Con il sostegno di: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con MARCHE TEATRO / LA MOLE Cultura Presente.

19 feb. 2020 | Stagione Lirica di Ancona 2020, due nuove produzioni

ATTILA DI VERDI PER LA PRIMA VOLTA ALLE MUSE E DON PASQUALE DI DONIZETTI

 

La Stagione Lirica 2020 di Ancona a cura della Fondazione Teatro delle Muse presenta  due nuove produzioni: Attila di Giuseppe Verdi e Don Pasquale di Gaetano Donizetti.

Il titolo verdiano, che andrà in scena venerdì 18 settembre, con replica domenica 20 settembre, viene rappresentato per la prima volta sul palcoscenico del Teatro delle Muse, dopo 145 anni, dall’ultima sua rappresentazione nel 1875. Assente dalle scene marchigiane dal 1996, Attila ha dimostrato  negli ultimi anni  di catturare il favore del pubblico in diversi teatri italiani.

Don Pasquale, una delle opere più care al grande pubblico, andrà in scena, con un nuovo allestimento, al Teatro delle Muse venerdì 9 ottobre con replica domenica 11 ottobre.

Nel corso degli ultimi anni il pubblico di Ancona ha dimostrato molto interesse per titoli meno frequentati e capolavori che la città non aveva più avuto occasione di ascoltare dalla chiusura dell’antico Teatro delle Muse come per  la ritrovata opera buffa rossiniana – Barbiere nel 2017, Cenerentola nel 2018 e Sonnambula che ha ricevuto molti consensi nella passata stagione.

Attila sarà diretto da Marco Guidarini, una tra le bacchette italiane di maggiore successo, che torna ad Ancona dopo la felice Lucrezia Borgia del 2010. Attivo tra il Metropolitan di New York, Los Angeles Opera, Deutsche Oper di Berlino, Teatro alla Scala di Milano, il Maestro genovese attualmente dirige la Mitteleuropa Orchestra, dopo aver ricoperto l’incarico di Direttore musicale dell’Orchestre Philarmonique di Nizza. Ha registrato per Deutsche Grammophon Cyrano de Bergerac di Alfano e per Dynamic Idomeneo, Trovatore, Simon Boccanegra, Roma di Massenet, Le Villi di Puccini (Grand Prix du disque 2004).

La regia sarà affidata a Mariano Bauduin, singolare figura di autore, regista e musicista, formatosi a Napoli con Roberto De Simone, di cui è stato per anni collaboratore ed assistente. Attivo nei campi della prosa e del teatro musicale, Bauduin ha firmato alcune produzioni di prestigio al San Carlo di Napoli – tra cui la trilogia Mozart/Da Ponte in tournée a Dubai – al Petruzzelli di Bari – Aida – al Verdi di Trieste – Falstaff – al Verdi di Salerno – Il flauto magico – al Nazionale di Tirana – Trovatore.

L’allestimento è affidato a Lucio Diana, uno degli scenografi italiani che negli ultimi trent’anni hanno operato nel teatro musicale e di prosa, ma anche nel cinema e nelle arti visive mentre i costumi saranno creati da Marianna Carbone.

Don Pasquale sarà diretta da Sebastiano Rolli, che è oggi un riferimento per il repertorio belcantistico italiano, ed in particolare per la produzione donizettiana: nella passate stagioni ha diretto: Torquato Tasso,  Maria di Rudenz, Rosmonda d’Inghilterra, Maria Stuarda  al Teatro Donizetti di Bergamo; Lucia di Lammermoor al Regio di Parma e a Savona; Anna Bolena all’Opera di Tenerife; Roberto Devereux  al Regio di Parma. Ha inoltre diretto Traviata al Teatro del Maggio a Firenze, Falstaff  e Un ballo in maschera a Parma, La straniera Catania e, all’estero,  una tournée con Juan Diego Florez in Messico e Perù,  Puritani e Macbeth alla Slovak National Opera di Bratislava, Norma a Tenerife, L’Italiana in Algeri con l’Opera di Firenze alla Royal Opera House di Muscat.

Il team creativo di Don Pasquale è lo stesso che ha realizzato ad Ancona, nel 2019, la fortunata produzione di Traviata, coprodotta con Daegu Opera in Corea, dove è andata in scena nello scorso novembre con grandissimo successo: la regista Stefania Panighini, lo scenografo Andrea De Micheli e la costumista di Veronica Pattuelli.

“Entrambi i titoli – dichiara il Direttore artistico della Stagione Lirica, Vincenzo De Vivo – hanno respirato la temperie romantica dell’Europa dei grandi fermenti, quelli che porteranno all’anno delle rivolte, il 1848: Don Pasquale, nato sulle scene del Théatre Italien  di Parigi nel 1843, fa già intravedere la crisi di una società borghese che si era assestata sui valori della restaurazione; Attila, rappresentato alla Fenice di Venezia nel 1846, vive già le scintille di quei rivolgimenti che porteranno alle guerre d’indipendenza. Sia Donizetti che Verdi sono consapevoli di parlare ad un pubblico internazionale: il primo, pur servendosi di un vecchio libretto, il Ser Marcantonio di Angelo Anelli, chiede a Ruffini di adattarlo alle nuove esigenze realistiche della commedia francese; Verdi sceglie un dramma del tedesco Zacharias Werner – figura non trascurabile del teatro tedesco tra Goethe e Schiller – e lo cala nelle strutture drammaturgiche del melodramma romantico.”

www.fondazionemuse.org

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10 ott. 2019 | La sonnambula di Vincenzo Bellini in scena alle Muse di Ancona 11 e 13 ottobre

L’opera è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse

La Stagione Lirica 2019 del Teatro delle Muse propone venerdì 11 e domenica 13 ottobre un nuovo allestimento de La sonnambula di Vincenzo Bellini.
L’opera in due atti su libretto di Felice Romani, musica di Vincenzo Bellini, appare per la prima volta nel ricostruito Teatro delle Muse di Ancona diretta dal direttore Alessandro D’Agostini, la regia e le scene sono di Cristian Taraborrelli, i costumi di Angela Buscemi e i video di Fabio Massimo Iaquone. Nel cast Amina è Veronica GranatieroElvino è Marco Ciaponi, il Conte Rodolfo è interpretato da Alessandro Spina, Isabel De Paoli (Teresa), Maria Sardaryan è Lisa, Giuseppe Toia Alessio, Anzor Pilia (Un notaio).
L’opera è una nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Amina – La somnambule di Eugène Scribe e Germaine Delavigne – è circondata dalla piccola comunità di una valle alpina, pronta a reagire con ingenuità, credula superstizione e pettegolezzo a quanto accade alla ragazza, inconsapevole del suo sonnambulismo. A suggello della storia, le violette che Elvino dona all’amata come pegno d’amore, appassite nello spazio d’un giorno. Opera semiseria, considerata uno dei capolavori di Bellini, vede nel finale Amina discolpata che sposa felicemente Elvino.

Cristian Taraborrelli pensa alla scena “Come se dal tetto sconquassato del palcoscenico cadesse neve”. Neve come sospensione del tempo e dello spazio, neve che confonde i contorni e cambia le prospettive. Sospensione della percezione dei suoni.
Neve che cancella, per divenire tela vergine del racconto e dei sentimenti.
Una tela bianca e cristallina, che ha la qualità di mutare forma e assecondare gli spazi fisici e psicologici dei personaggi (…) -.

La nuova produzione è firmata per la regia e le scene da Cristian Taraborrelli, figura di primo piano nel panorama del teatro italiano, scenografo per diverse produzioni d’opera di Giorgio Barberio Corsetti, Adriano Sinivia, Stefano Vizioli, e regista di due fortunate produzioni contemporanee: La Jura di Gavino Gabriel a Cagliari e de Il Colore del Sole di Lucio Gregoretti a Jesi e Modena. I costumi sono di Angela Buscemi, che ha al suo attivo Don Carlo al Mariinski di San Pietroburgo, Rondine a Messina, My fair Lady a Trieste, Cavalleria Rusticana a Rovigo. Lo spettacolo si avvarrà dei video di Fabio Massimo Iaquone, uno dei pionieri dell’intermedialità e dell’applicazione della videoarte nell’ambito del teatro e dell’opera, che ha collaborato con registi come Robert Wilson e Giorgio Barberio Corsetti, realizzando diverse produzioni d’opera con Cristian Taraborrelli.
Sul podio salirà Alessandro D’Agostini, che si è andato affermando in questi ultimi anni soprattutto nel repertorio belcantistico: ha diretto Il Barbiere di Siviglia a Firenze e a Parma, Guglielmo Tell La fille du Régiment nel circuito lombardo, Fra Diavolo a Palermo. Condurrà una squadra di giovani artisti al debutto nell’opera belliniana.

Protagonista sarà Veronica Granatiero, che nel 2018 fu un applaudito Oscar nella produzione anconetana de Un ballo in maschera. Amina giunge dopo esperienze mozartiane – la Contessa delle Nozze di Figaro e Zerlina nel Don Giovanni a Nizza e prima di quelle cimarosiane nel Matrimonio Segreto a Verona: un percorso che sottolinea la linea che attraverso la scuola napoletana – di cui Bellini fu tra gli ultimi esponenti – porta la cantabilità settecentesca nella nuova temperie romantica.

Elvino sarà Marco Ciaponi, il giovane tenore che – dopo il primo premio al Concorso Voci Verdiane di Busseto, nel 2015 – alterna Mozart, belcanto e Verdi nei maggiori teatri europei, con incursioni nella Giovane Scuola per Manon Lescaut – Edmondo e Lampionaio – alla Scala e Pagliacci – Beppe – ad Amsterdam.

Il basso marchigiano Alessandro Spina, che è diventato una presenza costante nei più importanti teatri italiani (nel corso di quest’anno in Scala canta in CenerentolaTraviata e Masnadieri, a Bari in Bohème), sarà il Conte Rodolfo.

Lisa sarà Maria Sardaryan, soprano armeno, proveniente dall’Accademia osimana: interprete nel Flauto Magico della Regina della notte nei Teatri lombardi e di Pamina al Massimo Bellini di Catania, ha cantato nelle grotte di Frasassi per il programma televisivo Meraviglie di Alberto Angela.

Isabel De Paoli, che ad Ancona ha cantato Quickly nel Falstaff del 2015, sarà Teresa, Giovanni Toia, baritono palermitano più volte impegnato nelle produzioni del Teatro Massimo, sarà Alessio e Anzor Pilia, tenore georgiano – allievo dell’Accademia lirica di Osimo – che ha mosso i primi passi al Festival Pucciniano di Torre del Lago, sarà il Notaio.

Come di consueto l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” con Maestro del Coro Davide Dellisanti e l’Orchestra di Fiati di Ancona.

Biglietteria Teatro delle Muse
071 52525 –biglietteria@teatrodellemuse.org _ biglietti on line prenotabili su www.geticket.it
orario biglietteria dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e nei pomeriggi di giovedì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30.

FONDAZIONE TEATRO DELLE MUSE: Soci Fondatori: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Marche / Con il contributo speciale di Fondazione Cariverona / Con il contributo di Estra Prometeo spa / Con il sostegno di: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro / Partner tecnici: The Begin Hotels, Naima Profumerie Galeazzi.