13 ott. 2016 | Una Tosca cinematografica ad Ancona, in scena il 14 e 16 ottobre al Teatro delle Muse

DIRETTORE GUILLAUME TOURNIAIRE
REGIA DI PETE BROOKS
TOSCA è CELLIA COSTEA,
CAVARADOSSI è ANTONELLO PALOMBI, SCARPIA è ALBERTO GAZALE

Seconda opera in scena per la Stagione Lirica “Opera Ancona Jesi” al Teatro delle Muse di Ancona venerdì 14 ottobre alle ore 20.30, con replica domenica 16 ottobre alle ore 16.00, con Tosca di Giacomo Puccini. L’opera è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

L’opera è diretta da Guillaume Tourniaire con la regia di Pete Brooks (il regista degli spettacoli The Train e A Farewell to Arms), le scene ed i costumi sono di Laura Hopkins, le luci di Michele Cimadomo, i video di Simon Wainwright; assistente alla regia Martina Conti, proiezioni Andrew Crofts.

Nella compagnia di canto: il soprano rumeno Cellia Costea è Floria Tosca, Antonello Palombi è Mario Cavaradossi, Alberto Gazale è il Barone Scarpia, Alessandro Spina interpreta Cesare Angelotti, Davide Bartolucci è il Sagrestano, Spoletta è Marco Voleri, Sciarrone è Omar Kamata, Un Carceriere è Bruno Venanzi.

Il Maestro Guillaume Tourniarie dirige l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, in palco vedremo anche il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” con Maestro del Coro Carlo Morganti e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” con Maestro del Coro Angela De Pace.

Tosca è un’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.

Il libretto deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione di Sarah Bernhardt.

È una Tosca con un linguaggio cinematograficodichiara il direttore artistico della Stagione Lirica Vincenzo De VivoLa frase lirica che è il primo piano, la capacità di fare un campo lungo, cioè raccogliere una presenza in primo piano e una in fondo o la capacità di fare i piani sequenza come quello dell’inizio del terzo atto. Questa Tosca che nasce da una felice intuizione di un artista, regista come Pete Brooks che ha fatto tanti spettacoli teatrali nel mondo (in Italia The Train-prodotto con Marche Teatro e A farewell to Arms con la sua compagnia imitating the dog) e sapeva di avere una sensibilità per poter affrontare l’opera con i suoi mezzi cioè con il lavoro di attore sui protagonisti e la fantasia visuale attraverso il video, questa è una Tosca cinematografica.

Vivrete Tosca come in un film che non è realistico ma parte da una recitazione che è realistica, un film che nasce dalle suggestioni di una partitura che ha inventato di Puccini; uno spettacolo nuovo, ma che ha le radici nella tradizione musicale, nella drammaturgia musicale di Puccini.

Per un direttore musicale aprire qualsiasi pagina di Puccini è un sogno, pieno di indicazioni, di sfumature di colori, di pathos, di violenza, con una precisione incredibileha sottolineato il direttore d’orchestra Guillaume Tourniaire (che ha già diretto ad Ancona Le nozze di Figaro nel 2012) – con il libretto di Illica si è subliamato un dramma già fantastico in Puccini.

Rispettare la tradizione ma portare qualche innovazione sottolinea il regista inglese Pete BrooksC’è sempre un problema nel mettere in scena Tosca: la scelta dell’essere più o meno fedeli non solo alla musica, ma anche alle dettagliate indicazioni drammaturgiche che sono parte della partitura musicale di Puccini. Nella produzione attuale abbiamo fatto una scelta che si pone a metà: ci sono momenti che tutti potranno sicuramente riconoscere, ed altri che potranno sorprendere, speriamo positivamente, in quanto crediamo di essere rimasti fedeli allo spirito dell’opera come concepita da Puccini. Nonostante i costumi e la scenografia suggeriscano un’ambientazione del XX secolo, ci troviamo comunque in una Roma del 1800. Anche se le scelte scenografiche alludono a successivi eventi storici, la vicenda non è stata trasportata, in modo preciso, una diversa dimensione geografica e temporale.

Se una mise en scène sofisticata è caratteristica della produzione operistica contemporanea, Tosca rimane in sostanza un lavoro intimo in cui si entrano in gioco  emozioni molto umane, quali il desiderio e la gelosia, ma  in un contesto storico di cambiamenti politici. La nostra Tosca è una donna che cerca di sopravvivere in tempi difficili; una donna la cui desiderabilità facilita la sua sopravvivenza ma al tempo stesso la trascina alla rovina. É una figura tragica perché non riconosce e fraintende il suo rapporto con il mondo politico: volendo rimanere fuori della politica in un momento storico altamente politicizzato, Tosca cerca nell’Arte un privilegio che è al tempo stesso irrealistico e ingenuo – .

La Stagione Lirica della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona è sostenuta dai Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona / Con il contributo speciale di Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse e Amici del Teatro / in collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca Popolare di Ancona, Angelini, Prometeo Estra / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Classica HD.

Biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org