CONSEGNATO AD ANCONA
IL PREMIO CORELLI100 A JONAS KAUFMANN

Jonas Kaufmann ha ricevuto ad Ancona il Premio Corelli100.

Alla Mole Vanvitelliana di Ancona ieri la cerimonia di consegna che ha concluso idealmente le manifestazioni per il centenario della nascita del tenore Franco Corelli.

Lo ha consegnato l’Assessore alla Cultura della città di Ancona Paolo Marasca.

Il Comune di Ancona – su proposta della Fondazione Teatro della Muse ha istituito il “Premio Corelli100” da attribuire a personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo dell’opera. La dimensione non poteva che essere quella internazionale: il “mito” di Corelli nasce infatti nella seconda metà del Novecento quando i successi europei del tenore anconetano trovarono eco in quelli statunitensi e si consolidò – dalla Scala al Metropolitan – la fama di un interprete straordinario, di una voce riconoscibile e inimitabile, di una presenza scenica carismatica.

Il premio del centenario corelliano è andato quindi a Jonas Kaufmann “artista che, più di ogni altro, rappresenta oggi l’interprete di riferimento nel repertorio lirico, riconosciuto ed apprezzato da una platea globale”, come recita la motivazione.

La cerimonia si è tenuta all’Auditorium della Mole Vanvitelliana con un saluto del direttore del Teatro delle Muse di Ancona Velia Papa che ha aperto la giornata, l’Assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e ha ringraziato tutte le istituzioni, le Associazioni e le singole persone che hanno contribuito al successo di questi festeggiamenti corelliani. Presente in prima fila il consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro delle Muse e altre personalità cittadine che hanno sostenuto la riuscita dell’iniziativa.

Prima della consegna del premio l’artista ha dialogato con Alberto Mattioli – critico musicale e saggista – dopo che il giornalista e critico Fabio Brisighelli ha introdotto una testimonianza video di Franco Corelli dal Trovatore e una dello stesso Kaufmann da Tosca.

Alla fine della cerimonia, grandi applausi, il tenore si è concesso un bagno di folla tra richieste di autografi e selfie.

Il tenore tedesco, che negli ultimi anni ha intensificato la sua presenza in Italia, aggiunge questo ai numerosi riconoscimenti ricevuti in tutto il mondo per la sua attività sui palcoscenici operistici più prestigiosi e per le sue incisioni. Dagli esordi mozartiani – nel 1998 fu Ferrando in Così fan tutte, ultima produzione di Strehler al Piccolo Teatro – l’artista si è affermato nel repertorio francese – nel 2009 fu Don José nella Carmen inaugurale alla Scala – e tedesco – Lohengrin a Bayreuth nel 2010 e poi alla Scala, il 7 dicembre 2012; Parsifal al Metropolitan di New York nel 2013 – ed ha affrontato i ruoli più impegnativi del repertorio italiano: Cavaradossi in Tosca, Radames in Aida, Otello, Andrea Chénier.

Ripresa video della cerimonia di consegna